Grazie dei messaggi ricevuti in questi giorni.
La famiglia Nassar sta bene.
Dallo scorso sabato 07 ottobre la fattoria è vuota, i volontari presenti sono tornati a casa, animali e piantagioni non stanno ricevendo nutrimento, la vendemmia e la raccolta delle olive si sono interrotte.
A Betlemme, e non solo, le strade sono chiuse, così come gli esercizi commerciali e le scuole. Le lezioni avvengono da remoto. La fornitura di benzina è bloccata.
Sono in un lockdown di guerra.
Il conflitto nell’area di Gaza porta paura a Betlemme: quella della ritorsione. Sono stati lanciati razzi nell’area di Betlemme e arrestati dei palestinesi.
La situazione è molto tesa anche nel West Bank.
In soli 5 giorni sono successe atrocità da entrambe le parti: omicidi scellerati da parte di Hamas e bombe illegali al fosforo bianco da parte di Israele. Tutto è in evoluzione.
Questo è il tempo dell’attesa, della preghiera e della speranza.
La vendetta non ha senso.
La sicurezza di Israele può essere raggiunta soltanto con la sicurezza di Palestina.
La realizzazione di questo può avvenire solo se il Diritto Internazionale viene rispettato, anche con la mediazione costruttiva dei Paesi politicamente ed economicamente coinvolti.
I miracoli accadono.
Consiglio di cercare e seguire le notizie attendibili, basate su fonti esplicitate nei testi/video e verificabili, senza dare spazio a quel tipo di narrazione fondata sulle opinioni, faziosità e pregiudizi, che amplia solo allarmismi allontanandosi dalla realtà.
Ringrazio di cuore chi mi ha scritto per chiedermi supporto per andare in fattoria appena la situazione sarà rientrata e chi mi ha proposto una collaborazione per un nuovo progetto educativo rivolto ai giovani da sviluppare in fattoria.
Sì, a Tent of Nations si coltiva Speranza e Relazione.
Soprattutto ora!
Non lo dico io.
Lo state dimostrando VOI.