Il Progetto si concretizza tramite le seguenti attività grazie al contributo in fattoria da parte dei volontari stranieri:
- Testimonianze in fattoria
- Lavoro in fattoria
- Campi estivi in luglio
Anche da una breve visita nella fattoria può scaturire una contaminazione virtuosa. Organizzare una tappa presso Tent of Nations, all’interno del proprio viaggio in Terra Santa, pone nuove domande alla coscienza e aiuta a cambiare l’atteggiamento con cui si affronta la quotidianità.
Ecco perché si parla di testimonianza. Daoud Nassar è sempre disponibile a raccontare come sia possibile affrontare violenza e ingiustizia con un atteggiamento di riconciliazione, sviluppo e dialogo.
Così, semplicemente da un incontro, la prospettiva della propria esistenza può cambiare.
Il supporto dei volontari in questo contesto è finalizzato al miglioramento delle tecniche di lavoro e al mantenimento dei servizi offerti da Tent of Nations, sostenendone lo sviluppo.
La durata della permanenza in fattoria può variare dai pochi giorni a un’intera stagione e dipende esclusivamente dal tempo che i visitatori hanno a disposizione. Il loro supporto spazia da lavori di manutenzione alle strutture di accoglienza degli ospiti e al lavoro nei campi. Le coltivazioni sono principalmente vigneti, ulivi e alberi da frutto. Nel corso delle stagioni il lavoro prevede semina, raccolta, bonifica del terreno e sistemazione delle cisterne per la raccolta d’acqua piovana. Mancando attrezzature e macchinari moderni, l’attività è prettamente manuale. Questa tecnica di lavoro “rudimentale” li porta all’aiuto reciproco e al dialogo come strumento per alleggerire le fatiche.
Ogni anno, nelle prime due settimane di Luglio, Tent of Nations si trasforma in un luogo popolato da ospiti speciali: più di 50 bambini di età compresa tra gli 8 e 16 anni, si recano tutte le mattine alla fattoria per vivere una giornata pregna di momenti di aggregazione, educativi e ludici. Sono i figli delle famiglie che risiedono nella zona di Betlemme e nelle zone limitrofe.
Il supporto da parte dei volontari consiste nell’organizzare i momenti di condivisione con i bambini e nel seguirli per tutta la giornata nelle attività: lavori di gruppo, pittura, giochi di squadra, tornei, letture e musica, sono solo alcuni esempi di come si realizzano esperienze di condivisione.
Ciascun volontario può far scoprire ai bambini i loro talenti, invitandoli poi a metterli a disposizione degli altri. L’obiettivo è quello di motivare i ragazzi a mettersi in gioco con entusiasmo, per crescere e fare esperienza di speranza e relazione.
Ciò che conta, soprattutto, è che non cadano nel giogo dell’odio che potrebbe scaturire dalla situazione precaria nella quale vivono.